(High Roller Records) I Borrowed Time, di Detroit, che sfoggiano con orgoglio questo monicker kingdiamondiano, si sono già fatti notare dal pubblico dei defenders per qualche pubblicazione ‘minore’ e soprattutto per la loro partecipazione al Keep it True. E devo dire che fra le nuove leve di questo revival classico ormai gigantesco, sono fra i più interessanti e capaci. Il loro debut giunge con questa copertina incredibilmente naïve ed è naturalmente disponibile sia in cd che in vinile. “Wallow in the Mire” è una cavalcata che ha il fascino senza tempo dell’heavy metal rock, ma sono ben presenti a chi sappia ascoltare influenze Omen e Manilla Road. “Libertine” ha qualcosa di ancestralmente epico, di howardiano, anche se i cori finali potevano essere in maggiore evidenza. Barbarica anche “Dawn for the Glory Rider”, con assoli a cascata di chiara matrice NWOBHM. Grandi chitarre sognanti in “Pygmalion”, brano cangiante che segue invece la strada dell’us metal con tendenze street e rockettare, quello che oggi suonano gli High Spirits, i Widow o gli Helvetets Port (giusto per limitarsi alle band sotto contratto per la High Roller o per la Pure Steel). Si chiude con “A Titans Chain”, inarrestabile e di nuovo tendente agli Omen nella prima parte, splendidamente NWOBHM nella seconda. Certo, è sempre più difficile emergere nel mare dei giovani religiosamente fedeli al verbo degli eighties, ma i Borrowed Time hanno più di una chance.
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10