(AFM/Audioglobe) Leggendo qui e lì qualche recensione, mi sono reso conto che nei confronti del nuovo album dei Brainstorm, il decimo, c’è in area tedesca un grande entusiasmo. I voti sono sempre stellari, e il disco è distribuito in ben quattro formati diversi (compreso un lussuoso box), il che lascia intendere che i nostri abbiano ormai una larga base di fan, e che la AFM si attenda ormai grandi cose da loro. Ma come suona “Firesoul” ad orecchie italiane? Seguo la band di Andy B. Franck quasi dall’inizio, e l’ho sempre vista come un insieme di onesti artigiani del metallo germanico (assieme ai Symphorce, altra band di Franck, ai Mystic Prophecy, ai Paragon, agli Iron Savior, giusto per citare le formazioni sulle stesse sonorità), capaci sì di convincere ma mai di entusiasmare. Anzi, il precedente “On the Spur of the Moment”, recensito QUI, mi è sembrato fra i punti più bassi della loro carriera. E anche con questo “Firesoul”, sicuramente superiore… beh, non riesco a gridare al capolavoro! È tutto in ordine, sia chiaro, produzione, songwriting e potenza, ma manca quella scintilla in più che ormai sono sicuro che non ci sarà mai… “Erased by the Dark” è subito il più roccioso heavy/power tedesco, appena ingentilito da qualche passaggio di tastiere del tutto esornativo. La titletrack è tiratissima, mentre rallenta un po’ e tesse qualche trama d’atmosfera la solida “Entering Solitude”. Avvolgente anche l’altro mid-tempo “Recall the Real”, mentre “Feed me Lies” si concede più del solito alla melodia, con buoni risultati peraltro. La chiusa, affidata a “…and I wonder”, addolcisce ancora di più i toni, per cui si ha la strana impressione di un disco ‘in discesa’, che parte a mille e poi diventa più ragionato. Insomma, un buon prodotto di heavy metal, certamente superiore alla media, ma io non ci sento un capolavoro.
(Renato de Filippis) Voto: 7/10