(Westworld Rec.) Raccolta che comprende “Dem Bones”(1984), “Bonecrusher” (1985), “F.O.A.D.” (1987) e “Decapitated” (1987), ovvero i primi tre album e la raccolta “Decapitated” che comprese brani dell’omonimo singolo e di quelli di “Crucifix”, “Seeing Through My Eyes” e “Never Say Die”. Tony Roberts detto “Bones” fuoriuscì dai Discharge (per rientrarci poi nel nuovo millennio), portandosi dietro la sua chitarra arroventata, ribelle, devastante. Il suo sound apocalittico nel 1983 viene rivisitato nei Broken Bones. Con lui nei primordi anche “Tezz”, cioè Terry Roberts suo gemello di professione batterista (passato anche lui per i Discharge), ma in veste di bassista nei BB. Band dalla radice punk che si è spinta nel crossover, nelle parvenze del metal e comunque di un sound forte, potente, ma agile e con perle di stile, come l’intro a “Annihilation N°3”, tre minuti di quieto e sognante capolavoro che procede appunto un sound nichilista, arrabbiato e spietato. Tuttavia questa raccolta include una tonnellata di brani e con una cospicua parte di essi che meritano una certa attenzione, come ad esempio “F.O.A.D.”, “Terrorist Attack”, “S.O.T.O.”, “Best of Both Worlds”, “Never Say Day”. Il punto è che “Broken Bones” è un blocco di stile, un insieme di forza e piacevoli sortite verso orizzonti che unificano un nucleo hardcore, un attitudine punk e qualcosa che potrebbe essere un proto thrash metal. Mostruosi questi pezzi per energia, impatto, tanto poi d’essere assimilati da terzi che ne hanno fatto un grande uso, vedi Slayer, Exploited, SOD, MOD, DRI, Nuclear Assault, Brutal Truth e così via. Nel CD1 si trovano “Dem Bones” e “Decapitated”, nel secondo “FOAD” e “Bonecrusher”, il “Live at 100 Club” è nel terzo. Quest’ultimo è presentato con una qualità audio tutto sommato accettabile. Più che una raccolta, “Broken Bones” è una decisiva fetta della discografia della band di Stok On Trent.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10