(Nuclear Blast Records) Nel 2016 nessuno avrebbe scommesso sul ritorno dei Brujeria dopo 16 anni dal precedente lavoro. Eppure il gruppo che ha fatto del turn over dei componenti quasi un marchio di fabbrica ha bissato l’impresa con un nuovo lavoro, a ben sette anni di distanza dal precedente e piuttosto spento disco. Certo, il gruppo non deve dimostrare niente a nessuno, basterebbero i primi tre album per sintetizzare una carriera pressoché perfetta, però mi aspettavo un concertone in quel del Curtarock poche settimane fa… invece ho ritrovato un gruppo senza direzione, quasi allo sbando ed evidentemente stanco soprattutto nel cantato. Ma andiamo con ordine: non si può parlare dei Brujeria se non si va a scoprire le bandane dei nostri e capire chi abbiamo il piacere di veder esibirsi in questa reincarnazione dei Narcometallari. Ovvio che una formazione ai livelli del gruppone Walker-Embury-Erlandsson è davvero difficile da bissare, ma anche questa volta troviamo gente più o meno conosciuta della scena death svedese. E forse sarà questa prepotente presenza che avrà influito nella scrittura di questo nuovo capitolo discografico, che fin dalla copertina sembra voler riportare i nostri lontani dal mainstream per far ritorno ad un death più essenziale, brutal e pesante. Minutaggio più corto rispetto al 2016, siparietti parlati e tanto humor nerissimo vanno a formare sedici tracce in cui probabilmente le meno riuscite sono i singoli che sono stati rilasciati nei mesi prima dell’uscita dell’album. A conti fatti, forse i Brujeria hanno scelto gli episodi più immediati, giusto per non ‘spaventare’ eventuali neofiti che volessero addentrarsi nel monto del ‘brujerismo’… tant’è che canzoni come “Estado Profundo” sembrano a tratti far nostalgicamente ripensare ai vecchi capitoli dei Brujeria, ahimè ancora inarrivabili. Alla voce ritroviamo il trio Juan Brujo-El Sangron-Pinche Peach, attorniati da un essenziale combo di militanti in grado, complice il loro background musicale, di dare quel suono grezzo e oscuro che mancava nella produzione precedente. Prova da studio superata a voti alterni, ma mediamente alti… Ma urge continuare su questa strada e riprendersi il vertice del cartello del narcotraffico del metal…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10