(Doomentia Rec. / I Hate Rec.) Quattro anni fa i cechi Brutally Deceased incisero il loro primo album “Dead Lovers’ Guide”. Un arco di tempo ragionevole e popolato da uno split, hanno portato poi al parto di “Black Infernal Vortex”, un death metal realizzato con distorsioni alla Entombed, un growl cupo e una batteria ben cadenzata. In sintesi questo è l’aspetto di un sound che sa essere piuttosto andante, senza troppe complicazioni o cose superflue. I Brutally Deceased portano avanti la lezione dell’old school svedese, rispettandola con una produzione pulita anche se non del tutto ben bilanciata nei suoni, ma almeno viene sottratto quel sottile zelo che spesso riveste certe produzioni svedesi o ‘alla svedese’. Brani spinti e veloci, come nello stile dei Paganizer, tanto per fare un piccolo parallelo. C’è molta potenza in questo sound, sono poche le trame dalla melodia stuzzicante, come accade ad esempio in “Day of Darkness” e in qualche altro episodio. Il punto è che i Brutally Deceased fanno davvero poco per proporre dei pezzi che siano accattivanti, nonostante la buona qualità di registrazione, l’impatto, la potenza e la scelta di rivelare assoli e fraseggi in diverse canzoni. Gli spunti al di sopra della media ci sono, ma sparpagliati e contenuti e questo rende “Black Infernal Vortex” un lavoro prevedibile, nonostante la discreta capacità d’esecuzione.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10