(13th Planet Records) C’è un motivo per cui la AFM ha messo a disposizione dei propri recensori in ambito metal un disco country (!!!) di un’altra etichetta: il mastermind di questa formazione altri non è che Al Jourgensen, leader dei Ministry. Ma ottempero semplicemente a un ‘dovere contrattuale’ nel dirvi che i Buck Satan & the 666 Shooters, che dall’enigmatico sito internet si rivelano essere squilibrati come pochi, non hanno assolutamente niente a che fare con i vostri ascolti abituali: non si tratta neanche di un heavy’n’roll con influenze southern, il che sarebbe stato magari assai divertente, ma soltanto di un purissimo disco di genere con sparuti elementi rock (l’assolo dell’iniziale “Quicker than Liquor”, l’accelerazione di “Drow the Drain”, i suoni di chitarra alla fine di “Ten long Years in Texas”). Se poi siete appassionati di questa musica e siete capitati per caso su un sito che si chiama Metalhead, o siete fan a tal punto dei Ministry da acquistare qualunque cosa c’entri anche vagamente con loro, allora fatelo pure vostro, ma io non ho gli strumenti e le competenze per giudicarlo.
(Renato de Filippis) Voto: S. V.