(Nuclear Blast) Con il nome di Burn The Priest i Lamb Of God si concedono un album di cover. Sembra un po’ la classica situazione da ‘lo abbiamo fatto’, anche questo, tra le tante cose. The Accüsed, Melvins, Big Black, S.O.D., Bad Brains, Sliang Laos, Ministry, Agnostic Front, Quicksand, Cro-Mags, sono le band dalle quali la formazione della Virginia presenta le dieci canzoni. “Kill Yourself” di uno dei gruppi più coverizzati nel mondo del metal, i Stormtroopers of Death (S.O.D.), è resa più veloce. “Jesus Built My Hotrod” è inascoltabile: lenta, cantata senza verve, un rullante che, almeno dal promo ricevuto, copre anche le chitarre, stancamente suonata, non fa onore ai Burn The Priest. Sia “One Voice” degli Agnostic Front che “I Against I” dei Bad Brains sembrano un prodotto della stessa band. “We Gotta Know” ha più o meno potenza dell’originale suonata dai Cro-Mags? Sicuramente è più spigliata e veloce, ma l’abitudine dei Burn The Priest di smaltare i suoni comprimendoli risulta forse un limite. Buona la rilettura di “Kerosene”, ma almeno lì la band ha avuto vita facile, visto che è un pezzo affatto metal e men che meno ancora punk o hardcore. Lo stesso vale per “Axis Rot” dei Sliang Laos. Perdono male i Burn The Priest nei confronti dei Melvins, perché l’originale “Honey Bucket” è decisamente più potente, vera e sana nella sua versione originale che in quella compressione di suoni puliti e digitali dei Burns. Un lavoro affatto memorabile, nonostante le canzoni siano rivestite del sound che contraddistingue la band.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10
L’elenco delle canzoni di “Legion: XX”
1. Inherit the Earth (The Accüsed cover)
2. Honey Bucket (Melvins cover)
3. Kerosene (Big Black cover)
4. Kill Yourself (S.O.D. cover)
5. I Against I (Bad Brains cover)
6. Axis Rot (Sliang Laos cover)
7. Jesus Built My Hotrod (Ministry cover)
8. One Voice (Agnostic Front cover)
9. Dine Alone (Quicksand cover)
10. We Gotta Know (Cro-Mags cover)