(Deathbound Records) Sono bravi questi musicisti danesi. Hanno tecnica, modellano canzoni con ritmiche, solo, melodie. Death metal melodico (ma possiede risvolti anche più duri) e tecnico, ovviamente di matrice scandinava. Anche la produzione è qualcosa di valore, in quanto mi sembra sia stata attenta a bilanciare bene gli strumenti. Perfetti, dunque? Diciamo di si. Incerta è la resa dei pezzi nell’appeal. Portandomi ad un livello personale, ho notato che le canzoni ben eseguite non sempre hanno una efficace bellezza melodica. Anzi, in certi momenti ho avvertito un senso di piattezza. Credo che il motivo sia qualche riff di troppo e alcune progressioni “rovinate” dal fatto di avere continuamente sopra il cantato, quando invece era il caso di far emergere gli strumenti. Tornando alla produzione, questa è di Jacob Bredahl cioè l’ex cantante degli Hatesphere. Si, di loro c’è qualcosa in particolare (“Forests”), tuttavia “Premonitions” è il tipico album technical/progressive death metal che potrebbe provenire dalle terre vichinghe. I difetti, almeno per me, che sono stati evidenziati non mi portano però a considerare l’album in modo blando e di conseguenza il voto ai By The Patient è un riconoscimento alle loro capacità.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10