(Eisenwald) Cospicuo split album che vede impegnati By The Spirits, Osi And The Jupiter, Mosaic e Fellwarden. Quattro musicisti, perché dietro ogni moniker c’è una singola mente, con quattro composizioni ciascuno e così “Songs of Origin and Spirit” diventa uno split da ben 80 minuti. By The Spirits è polacco, pone come apertura al suo quarto di album con un noise ambient spettrale, per poi prodursi in psych folk dai toni decadenti e romantici insieme per una tendenza vagamente Swans. Brano ambient e brano voce, chitarra e altri suoni di appoggio si ripetono per due volte. Il musicista trae ispirazioni sia dalla natura che dalla spiritualità e di diverse religioni, come può evidenziare “Solitary” che suona come un mantra. Fellwarden proviene dal Regno Unito unisce tematiche folk con composizioni ariose, sinth orchestrali che producono melodie antiche quanto epiche. Un miscuglio di sonorità folk quanto ambient e alcune di esse perfette per come possibili colonne sonore. Mosaic è dalla Germania è infonde nei pezzi uno stile che sembra pescare le proprie idee si dal folk ma conferendovi un alone dark, ambient. Proprio la sua frazioone di album è quella meno fluente, maggiormente criptica, eccessivamente marziale. È l’unico a lasciare qualche riserva. Osi And The Jupiter è dell’Ohio sceglie la grazia. Opener magistrale “Windwalker”, poi segue il suo canovaccio di voce e chitarra con a contorno il nulla o vaghi ritmi, per fornire all’ascoltatore una saga folk autentica e ispirata. È musica affascinante quanto profondamente emotiva quella di “Songs of Origin and Spirit”. Fitta di emozioni e ridotta a un insieme di paesaggi. Ogni artista è diverso, ogni quarto musicale del totale ha una sua identità, la quale sembra mostrare un processo di riflessione dilatato nel tempo.
(Alberto Vitale) Voto: 9/10