(Nuclear Blast Records) Ho sempre pensato che i Cadaver abbiano raccolto nella loro carriera molto meno di quanto seminato. Sin dal debutto “Hallucinating Anxiety” infatti, la formazione norvegese guidata dal Anders Odden si è sempre distinta per un approccio estremamente personale e geniale al death metal, riuscendo ad essere classici ed innovativi allo stesso tempo. Uno stile riconoscibile, mantenuto anche nel periodo in cui la band ha cambiato moniker in Cadaver Inc., per poi ripescare il nome originario e pubblicare quel capolavoro assoluto intitolato “Edder & Bile”, un lavoro perfetto sotto ogni punto di vista. Tre anni dopo, tra pandemia e i problemi di salute di Odden, il quale ha lottato e vinto la battaglia contro il cancro, ecco il nuovo disco che si presenta ancor più incazzato e cinico rispetto alla precedente release, fregandosene altamente di qualsiasi limitazione di sorta. L’attitudine è nichilista, quasi punk, conferendo un approccio vicino al black metal a composizioni di matrice prettamente death metal. Il sound è volutamente marcio e sporco, nonostante non manchino parti più tecniche garantite dal drumming di Dirk Verbeuren (Megadeth, Soilwork e Warrel Dane, tra le svariate collaborazioni del batterista) e dagli assoli di Ronni Le Tekrø dei TNT, il quale inizialmente avrebbe dovuto partecipare solo nella cover di “Deadly Metal” per trovarsi poi a curare le parti soliste di tutto l’album. Un disco crudo, verace ed avvincente, dove i confini tra i sottogeneri della musica estrema sono abbattuti.
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10