(Prosthetic Records) È il secondo album per questa band internazionale con base a Londra, ma composta da musicisti inglesi, brasiliani ed italiani. “Position | Momentum” si ispira alla fisica quantistica, al fatto che non si può conoscere la posizione ed il movimento di una particella nel tempo, cosa perfettamente connessa con la metafora della vita, immancabilmente scandita dal caos, da una galssia di incertezze vaie, dominata dall’imprevisto, ribadendo la teoria di Heisenberg. Un black metal essenziale, ma anche complesso e ricercato, perfino atmosferico, un black ricco di devastazione ma in qualche modo desideroso di luce, di gioia, di affermazione del dolore verso la sua conversione a piacere sia terreno che spirituale. Urla devastanti, parentesi doomy, decadenza senza confini, intelligenti aperture progressive di un certo spessore (basta ascoltare le favolose “Tebe” e ”Per Jaime” per rendersene conto). Brani come “Ostranenie” conducono lontano grazie ad una oscurità impenetrabile esaltata dalla poesia tetra del sassofono, mentre una espressività black più classica ed esplicita viene elargita con generosità da brani quali ”Ex-Sistere” e “Sul Dolore”, approfondendone i concetti con l’intelligenza destabilizzante di canzoni quali “Frantumi In Itinere”. Intensi ma drammaticamente glaciali, claustrofobici ma sognanti, minacciosi e decadenti ma alimentati da improbabili speranze, luci presenti solo per evidenziare ancor più la sobrietà letale dell’oscurità, rischiarendo solamente l’accesso al lungo cammino che porta alla materializzazione dolorosa e mortale del caos più puro e prezioso.
(Luca Zakk) Voto: 8/10