(Icons Creating Evil Art) Cammie Beverly non è di certo un nome nuovo: front woman degli Oceans of Slumber (il loro ultimo disco “Where Gods Fear To Speak” è uscito qualche mese fa, recensione qui), la sua favolosa ugola è stata ospite anche di Swallow the Sun e Ayreon, ed ora -finalmente- debutta anche come solista, dando libero sfogo a quella voce così potente e potenzialmente capace di interpretare di tutto, dal metal al soul… fino al jazz. Ed proprio quei generi esotici emergono timidamente dalle tenebre di questo pop rock oscuro, un sentore gotico polveroso, con infiltrazioni dark wave, dentro una spirale emozionale misteriosa, sensuale, provocante. Sette brani profondi, coinvolgenti, suggestivi; ventisette minuti di tregua dal caos della vita quotidiana, scanditi da questa atmosfera dark southern, da questi i racconti del Sud farciti di amori, di guerre, di storie vissute: ‘la casa del dolore’ non è un luogo triste, non è dove converge la disperazione… piuttosto si tratta di un un punto di arrivo, una tappa del percorso presso la quale scuotersi di dosso la polvere del viaggio, un luogo dove riposarsi, rifocillarsi e partire nuovamente, con nuovo impeto e rinnovata energia, per continuare quel favoloso cammino che chiamiamo vita.
(Luca Zakk) Voto: 9/10