(autoproduzione) Esordio per la formazione capitolina che accoglie in grembo elementi di altre realtà della stessa città e soprattutto assembla l’EP attraverso due sessioni differenti per due pezzi ciascuna e con formazione differente tra la prima e la seconda tranche di registrazioni. Poco importa, la band mostra nei quattro pezzi un sound a grandi linee accostabile agli Hypocrisy del periodo d’oro e dunque lascia intendere come sia dedita a un melodic death metal agile e scorrevole. Un sound pulito e nella tipica maniera svedese, per tanto il death metal è reso fruibile, perché limato con cura e con arrovellamenti delle chitarre e sezione ritmica che costruiscono anche trame più ardite, vagamente prog. Infatti qualche passaggio lo si assocerebbe agli Atheist. Dal punto di vista testuale Mauro Spadoni, voce ed ex Horror Vacui, canta di divinità preromaniche e a vicende dell’Impero di Roma. La registrazione restituisce il giusto valore al sound pulito ed efficace dei Carna. “Giano Divorum Deus” apre “Carna” e si presenta come un pezzo immediato. “Eternal Sadness” è una canzone dal sound più ‘feroce’, uno stile d’assalto ma anche canonicamente ascrivibile al filone musicale d’appartenenza della band. “Sorano’s Wolves” è un altro pezzo veloce, infuocato e con un riffing arcigno. “Ride Of Duelona” chiude questo EP con una melodia tipicamente nordica e incline alle tendenze viking metal. Si presentano con del materiale valido i Carna e l’attesa sul loro futuro è iniziata.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10