(Nuclear Blast Records) Nono album in diciotto anni di carriera per i Carnifex, prime movers della scena deathcore, rappresentandone un’istituzione grazie alla coerenza con cui portano avanti il loro sound senza per questo evitare di evolversi. L’elevata prolificità permette infatti alla formazione statunitense di inserire qualche piccolo accorgimento che permette di migliorare gradualmente la proposta senza per questo snaturarla. “Necromanteum” mantiene infatti intatte le caratteristiche principali del Carnifex sound come partiture velocissime bilanciate con solidi breakdown estremamente potenti, brevi ma ottimi assoli e ritmiche spezza collo, aggiungendo però alcune gustose novità, come alcuni inserti orchestrali e sintetizzatori, in grado di rendere ancora più minaccioso il sound senza per questo scalfirne minimamente l’aggressività sprigionata. L’ingresso in line up dell’ex chitarrista dei Devildriver, Neal Tiemann, sembra aver portato nuove soluzioni nel riffing, con partiture dinamiche e ben integrate allo stile della band. Come sempre intoccabile invece la prova del singer Scott Lewis in grado di passare dal growl allo scream, fino alle harsh vocals con una naturalezza disarmante e senza alcuna minima forzatura.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10