(Autoproduzione) Spazziamo via fin d’ora ogni dubbio. Qui si entra nel mondo del black di matrice norvegese. Quello vero, fatto di cantine e altri vetusti meandri della terra in cui gli eletti della legione nera incidono le loro blasfeme cantilene e i loro malsani inni ai più corrotti e malati figli del male. I Catechon sono italiani e fanno del black un verbo suonato con forza e tecnica, ma soprattutto con una spontaneità e una freschezza che ti fa dubitare di essere di fronte ad una demo. La scelta di usare a tratti liriche in latino e italiano rende l’amalgama ancora più peculiare. Il tutto incastonato in un reparto ritmico serrato, con l’aggiunta di una chitarra potente quanto maligna. Sei tracce rabbiose e colme d’odio che vanno gustate appieno nella loro dimensione naturale, vale a dire rigorosamente on stage.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10