(Memento Mori) I Cemetery erano una band Tedesca attiva nei primi anni ’90 dedita ad un death metal molto tecnico, sulla scia di gruppi come Death, Pestilence e primi Atheist. Questo doppio CD raccoglie l’intera discografia del gruppo, consistente in due demo (“Cemetery” e “At Dark Places”) e un full length mai uscito intitolato “Enter The Gate”. Le composizioni sono tutte piuttosto lunghe, cosa che rischia di renderle poco immediate. D’altro canto però, siamo di fronte a brani molto vari e ricchi di cambi di tempo e di virtuosismi di chitarra e basso. La voce è potente e abrasiva, a me ricorda quella di Martin Van Drunen (Pestilence, Asphyx), mentre la batteria rappresenta il punto debole del gruppo: legnosa e statica come raramente mi è capitato di sentire e decisamente inadatta ad enfatizzare le prodezze strumentali degli altri componenti. Non intendo dire che Michael Bolz sia un pessimo batterista: è abbastanza preciso sia nelle parti veloci che nei rallentamenti, ma è carente di fantasia e rischia di appiattire il tutto. Tenendo conto del periodo a cui risalgono, va detto che i brani suonano ancora freschi e sorprendentemente evoluti per essere di inizio anni ’90: tra i pezzi, tutti di elevata caratura segnalo l’opener “The Different”, in stile Death periodo “Spiritual Healing” e caratterizzato da un interludio acustico a metà brano. Altro brano molto particolare è “Cremation”, aggressivo e potente ma con stacchi strumentali sopraffini e una parte centrale quasi sinfonica. Nel secondo CD segnalo, invece la stupenda intro pianistica intitolata “The Perception” e “The Dying”, aperta da un riff lento dal sapore doom seguito da un’accelerazione repentina stemperata da un breve arpeggio acustico prima della sfuriata finale. Ottima anche “Under The Cemetery”, forse il pezzo più estremo e aggressivo dell’intero album. Credo sia davvero un peccato che l’album non abbia mai visto la luce prima d’ora. Se fosse uscito nel periodo in cui è stato realizzato sarebbe stato un lavoro per molti veri innovativo e in grado di rivaleggiare tranquillamente con band più blasonate.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10