(WTC Productions) M., A. e T. (i nomi sul booklet e sulle foto promozionali sono davvero questi) formano nel 2004 i Chaos Invocation, e “Black Mirror Hours” è il loro secondo disco: l’intento della band è decisamente chiaro, dato che il loro sito internet recita testualmente “With our music we want to manifest luciferian terror within the causal world, while we ourselves try to liberate our mind from all earthly chains”. Avrete capito che i tre tedeschi propongono un black metal fumoso e blasfemo, peraltro con una discreta componente sinfonica! “Delirium Worship and total Abandon” alterna sfuriate scomposte a momenti di grande atmosfera, mentre “Beyond coming” ha certi movimenti che mi hanno ricordato i Keep of Kalessin. “The beckoning Flame” ha un tasso di melodia epica abbastanza inatteso, che probabilmente non piacerà ai puristi assoluti del genere. “Hypertoxication” mette tensione per le parti sussurrate (o meglio biascicate) in tedesco, mentre “Lord of our Temple” contiene sprazzi di quella che sembra una messa nera. Si fa notare anche “Walking in his City”, che sfiora i dieci minuti ed è forse il pezzo più diretto e con meno orpelli (simil)orchestrali. Non male.
(Renato de Filippis) Voto: 7/10