(Gates of Hell) Dopo “A Call to Arms”, anche il secondo EP dei finnici Chevalier viene ristampato su vinile; 23 minuti di speed atavico e malsano. Lo sgangheratissimo EP si apre con “The Messenger”: dopo una breve intro oscura parte uno scompenso sonoro con gli strumenti tutti uno sopra l’altro, il canto sgraziato di Emma Grönqvist e una tempesta di assoli speed virati thrash. Se siete appassionati di queste sonorità siamo al non plus ultra, per tutti gli altri siamo vicini alla cacofonia. “Wrath of Steel” ha più una struttura ‘lineare’, se così si può dire, per una canzone ancora oscurissima e dal flavour vagamente medievale; di “The Curse of the dead Star” si apprezza (si fa per dire) la vorticosa linea vocale. L’EP si conclude con la cover di “Fly high” dei Brocas Helm, un’altra band che ha fatto della sgangheratezza la propria missione. Meglio del predecessore, ma per un pubblico davvero ristretto.
(René Urkus) Voto: 7/10