(Nuclear Blast Records) Io e Stian, meglio noto come Shagrath ovvero il lead vocalist dei mitici Dimmu Borgir abbiamo una cosa in comune: visioni estreme, amore per il black, ma una attrazione magnetica per il rock’n’roll. La cosa mi piace per varie ragioni: da parte mia salto da un disco di black estremo, ad un disco di hair metal esaltato (talvolta cambia il colore dell’abbigliamento delle ragazze… ma sempre mezze nude rimangono), e mi sento in linea con l’artista visto e considerato che amo i Dimmu Borgir (anche se li preferisco fino a “Death Cult Armageddon”). Ma rimane una differenza: io ascolto, Stian suona. E mentre io continuavo ad ascoltare, un bel giorno lui si mette a far del casino con alcuni (illustri) amici, e ne nascono i Chrome Division. Viene definito rock’n’roll del giorno del giudizio e considerate le origini black, forse non è una definizione errata… tanto che ascoltando questo sound sporco, feroce, animato da una follia intrinseca, popolato da suoni cupi ed un voce dannatamente roca, è abbastanza facile immaginarsi “Infernal Rock Eternal” come la colonna sonora di un viaggio a bordo di una rumorosa cabrio a otto cilindri, a tutta velocità, con destinazione la fine, l’inferno, il nero assoluto. Ritmiche colossali, una mescolanza fatale di atmosfere decadenti e condannate con concetti rock’n’roll: dito medio esposto, l’eterno viaggio, donne, party, easy living, true living. Un esempio perfetto è la stupenda “On The Run Again”: southern con dettagli decadenti, una potenza esplosiva, riff semplici resi nervosi, dolorosi. “Endless Night” scuote, fa tremare, un terremoto sonoro micidiale. “(She’s) Hot Tonight” è la canzone dirty rock per eccellenza, con un testo ovvio (“[…]I’ve never seen such a love machine[…]”), la canzone americana… ma creata e suonata dai Norvegesi assume un aspetto diverso, un odore diverso, un livello deviato. Ottimi gli assoli che emergono (Shagrath è uno dei chitarristi) in questo album: coinvolgente quello dell’oscura “The Absinthe Voyage”, bello quello del lento (ma dannatamente heavy) “Lady Of Perpetual Sorrow”. Degne di particolare nota anche “Reaper On The Hunt”, irresistibile, e la cadenzatissima “You’re Dead Now”. E’ molto difficile scrivere rock’n’roll nuovo. E forse non ha nemmeno senso. E’ quindi quasi impossibile suonare originali. Ma i Chrome Division hanno qualcosa di speciale: saranno le origini, sarà il background musicale, sarà quel perverso gusto di rendere più infernale ciò che già è malvagio: resta il fatto che “Infernal Rock Eternal” offre oltre cinquanta minuti di chitarre spietate accompagnate da fumo, alcol, femmine, strade senza fine e pura essenza rock. Un rock più dannato che mai.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10