(Ektro) Mi fanno impazzire. E credo non ci capirò mai veramente nulla. Questo moniker, Circle, è quello della band finlandese che si dedica a cose strane, elettroniche, alternative. Ma siccome hanno recentemente deciso di rinominarsi Falcon (ma pensano di tornare a Circle, almeno così sembra), hanno dato in prestito il loro moniker originale. Coloro che l’hanno preso in gestione si avvicinano agli originali solo per un uso di suoni strani ed estremi. Ma qui siamo lontani dall’elettronico ed alternativo… perché “questi” Circle fanno un black/death metal devastato, estremo, lontano da qualsiasi armonia sonora che gente come gli ora Falcon, o i compari Mamiffer, sono in grado di produrre. Cinque tracce furiose. Durate, tranne una, apocalittiche anche capaci di superare gli undici minuti (l’intero lavoro supera l’ora e sono solo cinque pezzi!). La title track è dissonanza oscura. “Infamy” è più classica, con riff poderosi, growl spietato e molto death metal. “Transcending” torna alla sperimentazione, sembra musica estrema mixata con i rumori -e le urla- dell’apocalisse registrati durante la notte del giorno della fine. La conclusiva “Burden” è la mostruosa traccia di undici minuti. Si sente l’origine sonora di questo moniker, ma risulta remota nelle basi, mentre dalle casse viene emessa una cacofonia, un’esperienza sonora ridondante e massacrante. Il riff che si nasconde sotto è poderoso ed il risultato vale da solo l’intero lavoro, un pezzo veramente perverso. Circle: non so bene chi sono. Forse non lo sanno nemmeno loro. Forse è l’ipnotismo che riescono a generare che li coinvolge assieme all’ascoltatore, proiettando l’intero concetto in una distorta lontana dimensione.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10