copcivilizationone(Limb/Audioglobe) Cinque anni fa comprai con grandi speranze “Revolution rising”, il debut del supergruppo power transcontinentale Civilization One… e devo dire che fu una discreta delusione! Il power appena venato di progressive della band, capitanata dal singer asiatico Chity Somapala, si rivelò molto banale e scontato. In questo ultimo scorcio di 2012 i nostri, dopo uno split e la ricomposizione, ci riprovano con questo “Calling the Gods”: devo dire che le cose vanno meglio, anche se forse non ancora bene… La titletrack ha molti spigoli e un buon tiro, ma niente di più. Dopo qualche brano decisamente non memorabile, “Archangel” ha almeno la melodia accattivante; “Hell awaiting” è il tipico brano tritatutto, ma restiamo sempre nell’ambito di una aurea mediocritas. La ballad “Reunite” è gradevole, ma poco in linea con il resto delle composizioni; anche “Believing the Dream” ha un taglio troppo leggero, quasi da ballad pop rock, e non si capisce proprio cosa ci faccia in un disco così aspro e tirato. E pure le distorsioni quasi nu di “New World” faranno storcere il naso a molti. Di tutti questi esperimenti forse funziona soltanto la conclusiva “Dreams of Fire”, scritta esplicitamente per il team olimpico dello Sri Lanka (patria di Somapala), che provvede a fornirci percussioni tribali e un mood vagamente etnico. Insomma, questi Civilization One sono proprio nati sotto una cattiva stella!

(Renato de Filippis) Voto: 6/10