(Osmose Productions) I CMPT, ovvero ‘morte’ in serbo, nascono nel 2020 e rappresentano il black metal sia nella sua filosofia stilistica classica che nei suoi aspetti contemporanei, cioè le influenze da principi melodic e le divagazioni verso il death o addirittura, ma in maniera labile, il gothic metal. La band si caratterizza per un guitarworking andante e addobbato di tastiere che ampliano le melodie proposte, lasciando comunque spazio a quell’impeto ferale e tipico del black metal. L’iniziale title track lascia credere di trovarsi proprio di fronte a un lavoro un po’ catchy e delineato appunto da caratteristiche attuali del genere principale, come lo lascia pensare anche “Kao srp u noći”. Sono composizioni fruibili perché ampiamente melodiche, nelle quali spuntano persino elementi folklorici e rimandi alle tradizioni della terra slava. Queste sono però controbilanciate da un atteggiamento anche classico del genere, dunque con blast beat e chitarre voraci, lanciate con irruenza e con una batteria ossessiva o che prova a modulare il suo passo. Un suonare espressamente black metal rintracciabile nella gran parte delle composizioni di “Na utrini”, nel quale però irrompe spesso quell’elemento folklorico che fa leva sulla fierezza culturale delle propria patria. Un modo di fare che in certi frammenti ricorda i Darkestrah, ma più di tutto è la prova di un songwriting ben pensato e con momenti strutturati, come provano i minutaggi sia brevi che lunghi.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10