(RFL Records) Per occuparsi proficuamente durante la pandemia, gli US metallers Corners of Sanctuary stanno diffondendo diversi prodotti discografici… fra di essi c’è il loro settimo full-length in studio. “Heroes Never Die” si caratterizza anzitutto per la brevità dei brani (dodici in poco meno di 40’). Svelta “We Never”, ai confini dell’heavy/thrash per le ritmiche, ma molto melodica nelle scelte vocali; incalzante anche “Someone Else’s War”, pur se si basa su un giro sentito mille volte. Poi però succede qualcosa al disco: i brani cominciano ad assomigliarsi un po’ tutti, soprattutto a causa delle ritmiche identiche e lineari. “Combat Shock”, sullo stile dei Blitzkrieg (non sono pochi i prestiti di area inglese nel sound) ripete troppo il ritornello; stessa cosa per la titletrack, mentre “We Won’t Back Down (Do or Die)” è fin troppo nervosa e ‘spezzettata’. Monocorde anche “Best of the Best”… Altri brani sono certamente riusciti meglio, come la cupa “Into the Fight”, o la rapida “Remember the Dawn”, con suggestioni alla Helstar; quando si chiude il disco con lo US metal arcigno di “Fight the Good Fight”, pure uno dei brani migliori, la sensazione generale è di incompiutezza. Una band che avevo già giudicato non troppo convincente (qui), e che devo dire continua a mancare di mordente.
(René Urkus) Voto: 5,5/10