(Dark Descent Records) In quindici anni tre album per la band proveniente dal Londra e dedita al metal nella sua forma estrema, quanto anche derivativa. I Craven Idol suonano in una maniera veloce in quella zona di confine tra death e black metal, riproponendo esecuzioni a tratti sembianti Bathory, Sodom degli esordi, Manilla Road e qualche riff in stile NWOBHM ma in una maniera più estrema. Una sfilata distruttiva tra suoni affilati e percorsi da elettricità, pattern ritmici possenti e soprattutto trame sonore epiche, draconiane, d’impatto, estreme. Roba per palati vissuti, per gente robusta “ Forked Tongues” e del resto se a suonarlo sono personaggi che usano nomi come Sadistik Vrath, Suspiral, Heretic Blades, Obscenitor, allora non si può che assistere a dell’estremismo esacerbato! I quattro pestano con velocità, raramente abbassano il passo e ogni brano esordisce come un cataclisma tellurico. Per esempio “Even The Demons”, “Venomous Rites”, la title track e la seguente “Deify The Stormgod” sono gli esempi più spavaldi, le esecuzioni dirompenti.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10