(Pure Prog Records) Presentati dalle note promozionali come una possibile alternativa ai Dream Theater, i Creation’s End possono essere anche considerati un supergruppo: alla voce c’è Mike DiMeo, che molti ricorderanno per i suoi trascorsi con Masterplan e Riot, e alle chitarre ci sono l’italianissimo Marco Sfogli (che suona attualmente con James LaBrie) e Rudy Albert, che ha militato negli us power metallers Zandelle. “Metaphysical” è il secondo album della formazione e effettivamente si ricollega al filone più ‘intellettuale’ e solenne del prog metal, anche se l’inventiva e l’originalità dei Theater mi sembrano sempre difficilissime da eguagliare… ma vediamo i brani più interessanti dell’album, che supera di poco l’ora di durata. “The chosen None” si fonda su un gran lavoro delle chitarre, ma per fortuna non ha la cupezza di certo prog che sembra fare di tutto per soffocare l’ascoltatore. “This Heart” disegna delle trame piacevolmente involute, condite da belle armonie vocali (e ascoltare DiMeo è sempre un piacere); strano brano (ma non malriuscito) “Part of you”, che mescola una strofa molto cupa, con vocals filtrate e passaggi elettronici, e un refrain solare, che fa molto pensare ai Masterplan era – ovviamente – DiMeo. “Surrendered” è una power ballad dai toni avvolgenti; c’è tanta energia e un gran lavoro di batteria in “Turn away”, ma il brano più riuscito è forse “Bring to Life”, con le migliori armonie vocali e delle splendide chitarre ‘impazzite’. Con i toni a tratti soffusi e comunque molto malinconici di “Singularity” si chiude un disco che piace, ma non spicca mai veramente il volo: è questo l’unico limite di un prodotto ben concepito.
(Renato de Filippis) Voto: 7/10