(Ketzer Records) Oscurità profonda, ma diversa, unica. Una essenza infestante che rappresenta l’evoluzione di una più nota. Arrivano al quarto full length i tedeschi Creature e riescono a stupire. Oltre cinquanta minuti di musica con la quale coinvolgono, ipnotizzano. Un album di black metal personale, diverso, tuttavia essenziale. Ed oggi è molto difficile scrivere qualcosa di efficace, tradizionale ma anche innovativo, in quanto si tratta di dare il tono giusto ad una immensa gamma di grigi, con il fine di trovare il colore diverso, il colore voluto, il colore innovativo ma comunque capace di illustrare infinite sensazioni di tradizionale decadenza e malvagità. A tratti ricordano i Dark Fortress, specialmente nel fattore emozionale, nella profondità espressiva delle cose più tetre e meno tirate, a partire dal bellissimo intro “Nadir” fino alla triade di apertura “Aurora”, di quasi 10 minuti, “Genesis”, con un cantato intenso ed estremo, e la breve ma suggestiva “Aeon”. Tre canzoni capaci di costruire un livello emozionale immenso, toccante, lacerante dove l’uso della velocità è presente ma non è dominante, creando quindi tre capitoli di perfetta oscurità. “Mein Labyrinth” inizia ad accelerare i ritmi, ma anche ad intensificare i dettagli, le melodie, i cambi, le evoluzioni compositive. Poderosa “Flammenhunger”, un perfetto equilibrio di potenza, blast beats ed atmosfera. “Apotheose” inizia con un crescendo che mette in evidenza come questo intero disco sia stato curato perfettamente e registrato in maniera perfetta. “Zwischenspiel” (Interludio, letteralmente) è atmosfera, melodia, creatività messe a disposizione di un dio oscuro, macabro, crudele, il quale viene adorato nell’imponente conclusiva “Zenit”, pezzo che apre con un riff irresistibile e che si innoltra in una costante alternanza tra un tetro che annienta ed una violenza che sconvolge. Un album di pregevole fattura, con una copertina stupenda, che offre a piene mani ottima tecnica, composizione, arrangiamenti e che vanta un vocalist perfetto. Black metal puro ma dotato di una nuova intelligenza, di una nuovo cinismo, di un odio rinfrescato, rigenerato, perfettamente attuale.
(Luca Zakk) Voto: 8/10