(My Kingdom Music) Appena tornati da una tournee europea con Tarja, i Crimson Blue ci propongono il loro secondo disco: è ancora una volta la My Kingdom Music a farsi paladina, in Italia e nel mondo, di sonorità moderne e intriganti, fra gotico, elettronico e avantgarde, come quelle proposte dai russi. Si inizia con “Locust”, un gothic dinamico, che può ricordare gli Evanescence, ma ha comunque un’anima più metal e una spiccata personalità. “Dolores” si colora, con gusto indovinato, di elettronica, mentre “Sacrification” si concede a sonorità più catchy senza snaturare il sound. Affascinante e sognante la ballad “Road to Oblivion”, della quale funzionano in particolare le linee vocali; a totale contrasto, “Lab II Yggdrasil” è il pezzo più camaleontico e sperimentale del disco, e anche quello in cui la bella e brava Dani Hellstrom dimostra la propria versatilità come interprete. “Dark Heart of mine” ha un finale molto emozionante, costruito su una musicalità incalzante e su trascinanti sovrapposizioni vocali; in “Tonalli” si affiancano aperture epiche e suoni orientali. Si chiude quindi con la suite “Black Wings”, undici minuti che si aprono con tonalità molto alla Nightwish; poi il suono si indurisce e incupisce per ampi passaggi, raggiungendo quasi il prog, e si riparte infine con una sezione lenta e solenne, dalle atmosfere puramente gothic, che potrebbe ricordare i Within Temptation meno commerciali. Un disco trasversale, che intrigherà tutti i metallari open minded.
(René Urkus) Voto: 7,5/10