(Scarlet Records) Dopo “Into the glorious Battle” è tempo per i power metallers svedesi Cryonic Temple del sesto disco in studio: la longeva band scandinava produce un altro disco di buona fattura, stavolta forse meno potente e più ricercato nei suoni e nelle atmosfere. “Rise eternally beyond” non parte subito in quarta, ma punta su una melodia ariosa e facilmente memorizzabile; peccato per la chiusa stranamente ex abrupto. Solida e ben concepita “Knights of the Sky”, power metal nordeuropeo nella migliore tradizione di primi 2000; gioca d’atmosfera “Temple of Cryonics”. Laccata ma convincente la leggera ballad “Swansong of the last Emperor”; anche l’altra ballata del lotto, “Loneliest Man in Space”, sceglie toni rockettari e delicati. Semplice ma efficace il refrain di “Under Attack”, per un album che in fin dei conti convince nel complesso senza avere dei picchi di eccellenza. Pur in una certa diversità di approccio, per la limpidezza di suoni e melodie il referente più vicino mi sembrano sempre gli Stratovarius d’annata: i nostalgici sono avvisati…
(René Urkus) Voto: 7/10