(AJM / Bloodblast) Attivi dal 2006 e con ben altri quattro album alle spalle, i venezuelani Cultura Tres sono riusciti a creare un suono davvero molto peculiare. Trattasi di uno stoner davvero sporco e aggressivo, che in certe tracce, visto l’incedere imparziale della batteria e della chitarra, sembra andare verso il drone o addirittura il djent. Reminiscenze, certo, mai ispirazioni dichiaratamente esposte; ma il risultato è davvero degno di nota. Violento e cerebrale, l’album corre su binari tutti suoi, in cui i momenti tranquilli si contato sulle dita di una mano. Niente o quasi atmosfere soffuse, quanto invece pathos distorto e ben calibrato, in cui il bilanciamento tra atmosfera, aggressività e sregolatezza dei bellissimi assoli (uno su tutti, quello presente in “Signs”) crea una mistura inedita, piacevolissima e ricca di momenti davvero alti. Anzi, sono i momenti poco ispirati a mancare o ad essere del tutto assenti. Una produzione sontuosa, tanto talento e altrettanta personalità confezionano un disco irresistibile, ruffiano e suadente quanto tecnicamente violento e rabbioso. Un equilibrio perfetto.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10