(Inverse Records) Due album in due anni… Forse servirebbe un po’ più di tempo per la composizione di un disco, a mio parere. Fatto sta che i finnici in questione si son rimboccati le maniche nel biennio appena passato, dando alla luce due lavori piuttosto simili tra loro. La proposta musicale può essere ricondotta a quel black easy che spesso esce dai compositori della Finlandia, un black più orientato al commerciale se vogliamo. Logicamente la definizione va presa con le pinze, ma di fatto le tracce qui proposte peccano un po’ di ingenuità, risultando spesso pacchiane più che oscure, lineari più che contorte. La voce è di quelle dal tono strasentito. Doppia cassa e riff veloci ormai han fatto il loro corso, specie in composizioni piuttosto scialbe dal punto di vista dell’innovazione, come è nel nostro caso. Si badi bene, l’essere commerciali è lungi dall’essere un difetto, ma denota una mancanza di quell’attitudine che da sempre ha contraddistinto come incorruttibile il black metal.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 6/10