(Nuclear Blast Records) Quando una band è composta da gente nota con provenienze così variegate, ci sono tre strade: o il risultato è scarso, o è li linea con i progetti precedenti… o diventa estremamente interessante e particolareggiato! È quest’ultimo il caso dei Cyhra, una band recente, tre anni di vita, con all’attivo un solo disco precedente a questo nuovo lavoro. Ma chi sono Cyhra? Non possiamo parlare di supergruppo in senso stretto, ma resta il fatto che il vocalist è l’ex clean e fondatore dei noti Amaranthe, il batterista è l’attuale dei Kamelot, oltre che ex Luca Turilli’s Rhapsody ed ex Annihilator… mentre alle chitarre troviamo Jesper Strömblad, membro fondatore di In Flames e HammerFall, e Euge Valovirta, in passato axe man della black metal band svedese Shining di Niklas Kvarforth! Musicalmente i Cyhra stanno da qualche parte tra il melodic/power metal e l’hard rock, con variazioni che si assestano sia sul prog che su un un metal più commerciale e radiofonico, ma i dodici brani di “No Halos In Hell” risultano tutti molto coinvolgenti, spingendo la band verso territori condivisi da Stratovarius, Eldrich e Symphony X. Musica ad ampio spettro: dai momenti provocanti e pensati per coinvolgere, ai ricercati arrangiamenti nei quali la sezione ritmica sa inventare, mentre chitarre e tastiere disegnano intricati tessiture ricche di tecnica ma meravigliosamente fruibili e dirette. Jake E, poi, non ha bisogno di presentazioni, in quanto è noto quanto la sua ugola sia sensuale e potente, un’ugola che con questo progetto -del quale è promotore- si spinge oltre, trovando una maturità totale ed una collocazione dominante, senza essere semplicemente la voce maschile in una band fondamentalmente female-fronted. Potente, dall’impostazione pop-power la lasciva opener “Out Of My Life”. La title track ha una direzione epica ma non nasconde momenti più tirati ed una chitarra molto grintosa. Bella la power ballad moderna “Battle From Within”, mentre emerge rabbia tra i suoni di “I Am The One”. Molto pop metal con “Bye Bye Forever”, ricca di groove l’ottima “Dreams Gone Wrong”, struggente e ‘hammerfalliana’ (anche nel testo) la ballad “Lost In Time”. Più power, più symphonic, più prog e generalmente più metal con “I Had Your Back”. Power metal con “Blood Brothers”, tracce speed con “Hit Me”, mentre “Man Of Eternal Rain” chiude l’album con riff aggressivi alternati da intense parentesi melodiche le quali a tratti riportano il pensiero verso gli Stratovarius dei tempi d’oro. Il metal è un genere che abbraccia molteplici forme, da quelle più oscure a quelle più luminose, dalle più contorte alle più fruibili. I Cyhra, con il nuovo album, confermano che questo è il metal aperto a tutti dell’epoca contemporanea, un po’ come fu per band come Dream Theater, Mötley Crüe o Metallica nei loro rispettivi periodi di massima visibilità specialmente commerciale! Ma per quanto fruibile, accessibile, orecchiabile o nell’insieme più facile, è sempre metal, figlio del rock, figlio di contrasti e appartenente al girone dei dannati: concetto confermato da quella totale assenza di aureole laggiù all’inferno!
(Luca Zakk) Voto: 8/10