(Nuclear Blast Records) Torna con il terzo album il super gruppo con membri ed ex membri di In Flames, Hammerfall, Annihilator, Shining, Kamelot ed Amaranthe… ai quali si aggiunge ora anche il chitarrista Marcus Sunesson (The Crown / Engel) visto che Jesper Strömblad è un po’ preso dagli impegni e ha deciso di coprire solo il ruolo di bassista. Lo stile rimane lo stesso del precedente album, “No Halos In Hell” (recensione qui), ovvero un metal moderno, giovane, molto ben curato, ricca di spunti, di dettagli… cosa prevedibile considerata la vasta esperienza di ogni singolo membro del gruppo. Groove sognante con suoni molto moderni su “Ready To Rumble”, spunti epici che si disperdono in una impostazione troppo commerciale con “Lets Have My Story Told”, un po’ fuori luogo e appartenente a generi pop/rock lontani dal metal con “Live a Little”. Avvolgente, catchy e ben costruita “1. 000.000 Fahrenheit”, più grintosa -finalmente- “Buried Alive”, un pezzo che ricorda certe idee dei Conception (tanto per ritornare in parentela con i sopra citati Kamelot). Sensuale e ricca di modernità elettroniche la ballad “The Voice You Need To Hear”, pulsante “Life is a Hurricane”, molto ben arrangiata la pungente “If I”. Ancora spunti per gusti musicali moderni con “Fear of Missing Out”, epica “Ashlight”, prima della conclusiva “Too Old For Fairy Tales”, un brano che prova a rimettere in riga (non riuscendoci completamente) questo eccesso di scivoloni verso qualcosa che non è ormai più metal. Buon disco, ben suonato, interessante, ma privo di un certo mordente, come ci si aspetterebbe da questi artisti: certo, i Cyhra stanno al passo dei tempi, forse si adeguano ad un pubblico più giovane, ma rimane indubbio che la radice metal si sia un po’ dispersa, venendo a meno: se nel disco del 2019 c’erano un sacco di tendenze power metal, anche se ben amalgamate nella modernità, qui quei momenti sono molto meno frequenti.
(Luca Zakk) Voto: 7/10