(Century Media Records) 1994. Il black metal nordico imperversa. Dalla nativa Norvegia all’esordiente Svezia, la musica delle arti oscure si espande, dilaga, esaltando un pubblico che si trova finalmente davanti ad un metallo che non nasconde le vere intenzioni, che non finge: finalmente il culto di tutto ciò che appartiene alle tenebre diventa musica, diventa spettacolo, uscendo dalle dimensioni tetre che lo hanno generato. Tra le innumerevoli band, esce dal nulla questo progetto di Lord Ahriman e Blackmoon, ovvero David Henning Parland, scomparso nel 2013. Per pubblicare questo EP, Lord e Blackmoon misero sul tavolo ogni risparmio, ogni soldo in tasca, per poter registrare e stampare un migliaio di copie del loro primordiale debutto, l’anticamera dei sette dischi (per ora) che vennero in seguito. Ecco quindi che l’onnipresente Lord Ahriman celebra l’inizio, venera quella antica scintilla e dona nuova vita a quei primissimi quattro brani, grazie ad una nuova fedele ma innovativa ri-registrazione. Da allora solo Lord Ahriman è rimasto. Il possente Heljarmadr regala una nuova voce all’EP, mentre i restanti Chaq Mol, Jalomaah e Adra-Melek contribuiscono a una nuova edizione tanto moderna quanto dannatamente seminale. L’originale etichetta Hellspawn Records è defunta: certo, esistono varie riedizioni successive, però se vi manca quel suono e amate la band di oggi, ecco che questa reissue diventa obbligatoria, imperdibile, necessaria per quel tetro cammino di devozione!

(Luca Zakk) Voto: 666/10