(Goomba Music) Questa band – perfettamente sconosciuta a chi scrive, prima di iniziare a lavorare su questa release- è composta da Clint Lowery (chitarrista dei Sevendust), Will Hunt (batterista degli Evanescence), Troy McLawhorn (chitarra degli Evanescence), Brett Hestla (cantante e chitarrista, Virgos Merlot) e Corey Lowery (bassista per Stereomud e Eye Empire). Non proprio dei nessuno, per niente musicisti di secondo grado, ma una solida formazione che prima di “New Tradition” ha realizzato un album e un EP. Doveva già esserci tempo fa un nuovo album, ma qualcosa si è inceppato. Il tempo passa, i pezzi ci sono, manca improvvisamente l’etichetta (ecco spiegato il “qualcosa” inceppato) e i musicisti continuano le proprie esperienze altrove. “New Tradition” è la materializzazione di quel lavoro rimasto nel cassetto, il quale profonde energia intensa, uno sviluppo del songwriting disinvolto e carico di (moderne) influenze (ovvie quelle delle band d’appartenenza). Quest’ultime non sono ascrivibili a dei gruppi, ma a generi, i quali si fondono nelle canzoni e collocando così i Dark New Day in quella landa incerta dove convergono l’alternative rock (“New Tradition”), uno pseudo grunge (“Fiend”, “I Don’t Need You”), il melodic rock (“Sorry”, “Breakdown”) e altre correnti stilistiche affini. Ottime “Fist from the Sky”, “Burns Your Eyes” e poi “Strarightjacket” e “Take It from Me”, due brani tanto hard rock. La capacità di creare atmosfere coinvolgenti e fruibili, senza prestare troppo il fianco all’attitudine commerciale, sono senza ombra di dubbio le caratteristiche salienti dei Dark New Day. Pur non offrendo ritornelli ruffiani o melodie “usa e getta”, i cinque mettono su un buon album di rock, graffiato da diverse tendenze. Qualche pezzo tra i tredici totali stecca (anche alcuni tra quelli nominati), ma nel totale il meglio di se i Dark New Day lo hanno dato.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10