(My Graveyard/Masterpiece) Nel 1987 usciva l’esordio dei Dark Quarterer: stampato in sole 500 copie da una piccola etichetta toscana, mostrava al mondo le incredibili potenzialità del trio Nepi-Ninci-Serena e del loro epic/progressive metal, qualcosa di assolutamente inconcepibile per il mercato dell’epoca e ancora oggi praticamente senza eguali. Oggi, venticinque anni dopo, dopo almeno una edizione bootleg (in commercio da almeno una decina d’anni), la My Graveyard Productions lo ridistribuisce finalmente per il grande pubblico. Anziché una mera operazione di restauro, resa proibitiva dalla produzione originaria (che definire ‘underground’ è troppo generoso), la band propone il disco completamente risuonato dalla nuova formazione. La prima differenza è che i tempi sono leggermente dilatati: il disco finisce per durare circa 7 minuti più della versione originale. I suoni sono naturalmente aggiornati al 2012, ma in modo tale da piacere sia ai nostalgici che alle nuove generazioni: l’approccio è sicuramente vintage, ma tutto risulta pulito e ottimamente mixato. La voce di Giann Nepi si è fatta ancora più calda ed espressiva; ma soprattutto l’inserimento delle keys (e in qualche caso dell’hammond) ha reso ogni brano ancora più avvolgente e dinamico. Di solito i defenders non sono favorevoli ad operazioni di questo genere, ma stavolta la riuscita generale è così buona da rendere finalmente giustizia a questa perla di metallo italiano, e rende questa edizione del 25° anniversario assolutamente imperdibile. E la recensione, naturalmente, si conclude qui: se non conoscete già brani come “Colossus of Argil”, “Gates of Hell” o la stessa “Dark Quarterer” non so onestamente come siete finiti su MetalHead. Il package include anche, come cover interna, l’intero quadro da cui proviene l’immagine della copertina originale, e un rapido ‘Making of’ sulla riedizione.

(Renato de Filippis) Voto: 8/10