(Blasphemous Records / Egea Music) I primi secondi di “Into the Deep Black” lasciano supporre che sia una delle tante riprese del death metal di marca svedese della prima ora, quello in stile Entombed oppure Dismember. Eppure qualcosa aleggia ed emerge per contraddistinguere il tutto. I Dark Redeemer infondono decise dosi di elementi horror metal quanto occult nelle atmosfere. L’uso dei sintetizzatori tra pattern di stile ‘sweden death metal sound’, riff con piccole dosi di punk, alimentano un modo di suonare che va ben oltre il tipico aspetto di quel sound. Sparate veloci a mitraglia che allineano la band a scenari statunitensi come i Morbid Angel, quanto variazioni di atmosfere e tutto marchiato a fuoco da tenebrosi e inquietanti scenari gotici. Le chitarre vibrano nelle loro distorsioni esemplari ed erigono linee melodiche severe e possenti, cementificate dai sintetizzatori che si fanno sentire nella loro nera essenza. L’alone di tenebre rievoca scenari alla Celtic Frost, mentre sono proverbiali certe accelerazioni improvvise e smodate che rendono questo album dinamicamente variegato. Il primo album dei bergamaschi Dark Reddemer è una gemma, nera ovviamente!
(Alberto Vitale) Voto: 8/10