(Autoproduzione) Secondo full length per Dark Zodiak, formazione tedesca nata nel 2011 e con anche un EP all’attivo. Lo stile della band è un efficace mix tra death/thrash old school e moderno, dove accelerazioni taglienti e parti groove si fondono a spunti melodici tipici del death scandinavo. Le influenze che saltano all’orecchio provengono da bands come At The Gates, The Haunted, Carcass ed Arch Enemy. Ottima la prova vocale della singer Simone Schwartz, in grado di alternare growls profondi ad altri più secchi e vicini allo screaming. Forse la cosa che manca di più è un po’ di originalità: la composizioni sono ben fatte, dinamiche e coinvolgenti, ma troppo spesso affiora la sensazione di già sentito, al punto che spesso l’ascoltatore intuisce in anticipo dove il brano andrà a parare. Va anche detto che è difficile creare qualcosa di innovativo in un genere esplorato in lungo ed in largo, quindi va apprezzata la capacità della band di muoversi agevolmente all’interno di esso creando pezzi efficaci, potenti e dinamici senza mai annoiare l’ascoltatore.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10