(Ektro) Gli heavy metallers, un po’ blacksters (ma con tracce atmospheric doom) americani Dawnbringer si sono sciolti. O comunque non è chiara la direzione che prenderanno nel prossimo futuro. Dopo sei album e più di vent’anni di attività, con l’apice intitolato “Nucleus” (2010) hanno deciso di valutare la scena, il mercato ed il loro futuro. Ci lasciano con questo EP, uscito a fine 2016, esattamente venti anni (XX) dopo il primo. Ed è un peccato pensare che non scriveranno più musica, in quanto il loro mix sonoro è accattivante, attraente, entusiasmante e questo testamento artistico ne è la conferma, al di là di ogni dubbio. “Into the Maze” è piena di energia decadente, con un singing brillante, decisamente heavy, ed un riffing metal old school, diretto, lineare, incalzante. “North by North” è riflessiva, oscura, rallentata ma incisiva. “Earth” amplifica la componente melodica (con assoli molto intensi) mentre la conclusiva “The End of the Beginning” è anche molto power, con aperture che guardano al virtuoso ed una struttura melodica molto efficace. Venti minuti di ottima musica, di malinconia, di un addio che potrebbe essere un arrivederci, in quanto la vena compositiva dei due membri fissi, Chris Black e Scott Hoffman sembra tutt’altro che esaurita. C’è solo da sperare che trovino la compatibilità; quella tra la loro arte ed la tendenza del giorno d’oggi. C’è da sperare che trovino di nuovo il bisogno di esprimersi.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10