(This Is Core Music) Questo EP è stato registrato nell’agosto del 2013 da una band nata poco più di un anno prima. Esperienza collettiva zero, ma i Dead Ends avevano molte idee, oltre alla voglia di cimentarsi con la musica. Il risultato del lavoro svolto allo Skie Studio di Roma è fatto di quattro brani che in 15′ narrano di un alternative metal/metalcore/screamo (non facile dargli un’etichetta, ma non è neppure fondamentale farlo) che implementa elettronica, una serie di buoni assoli, un cantante che offre una prestazione interessante (si va dal growl alle clean vocals) e delle melodie che non sono le solite spalmate di miele e banalità, anzi, queste si dispongono per quasi tutto l’arco dei pezzi, ma affiancandosi alla pari con la matrice metal molto robusta, muscolare ma allo stesso tempo dinamica. Ecco, se oggi il metal contemporaneo è quello fatto dai giovani che adorano e seguono le “tendenze”, quelle mainstream, allora “Petrichor” rappresenta tutto quello che non è facile trovare in giro. I pezzi hanno un amalgama, sembrano concretamente il prodotto di autori che hanno pensato al proprio sound e ci hanno lavorato. Alternative metal e melodie messe insieme senza forzature, è questa la caratteristica saliente di una release davvero buona.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10