(Razzia Notes) Alla faccia delle buone intenzioni! I Dead Soul sono voluti entrare in scena col botto a giudicare dalla quantità di uscite discografiche dal 2012 ad oggi. Tre singoli e un album all’attivo per questo duo svedese che si è messo al calduccio sotto l’ala protettrice della Razzia Notes di Anders Fridén (In Flames). Come mai tutta questa fiducia da parte della label? In realtà dopo un ascolto attento dell’album in questione, uscito nel 2013, non so dare una risposta. La release sembra un tentativo maldestro di fare della musica d’avanguardia atmosferica mischiata a Industrial e Fuzz Rock. L’album fatica a decollare e dobbiamo aspettare la terza traccia “They Will Pay” per poter ascoltare delle strutture musicali con una direzione un po’ più precisa. Perché questo è il problema: non è facile mischiare i generi, perché la premessa indispensabile è la conoscenza stessa dei generi. Solo così si può impostare una direzione artistica a qualsivoglia progetto musicale. Nel caso dei Dead Soul si sente che manca questa componente. E’ come girare per un deserto senza una meta precisa, con il rischio di passare anni a girare a vuoto per poi ritrovarsi nel punto di partenza. L’ottima produzione non salva un album nel complesso quasi mediocre. Peccato…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 5,5/10