(Autoproduzione / Ghost Record Label) Secondo album per Deadlock Crew, formazione triestina nata nel 1999, con l’intento di riunire alcune influenze musicali che spaziano dal thrash all’hard rock, passando per l’alternative. Lo stile della band è infatti fortemente ancorato nei primi anni ’90, un’era di forte trasformazione nella scena metal che in parte ha risentito dell’onda del Black Album dei Metallica, in parte l’avvento del grunge ha preso il sopravvento a discapito dell’hard rock cotonato, il quale è imploso con la stessa rapidità con cui era esploso e del thrash, con varie formazioni storiche che per non finire nel dimenticatoio hanno cercato di imprimere un restyling del loro sound, integrando queste nuove sonorità, come ad esempio gli Anthrax di “Sound Of The White Noise”, un album che secondo me deve avere influenzato molto l’ensemble giuliano. Le ritmiche sono generalmente assestate su solidi mid tempo, con episodi maggiormente incalzanti come “Uav” e “Ride The Wave”, dal riffing che richiama i Megadeth di “Youthanasia” e “Crypting Writings”, mentre la title track è groovy ed ipnotica allo stesso tempo, con la voce leggermente filtrata che aggiunge un effetto straniante al brano. “Pleasure… Pain” è intrisa di echi grunge, per un pezzo malinconico dalle sonorità molto dilatate, mentre “Io Sono Un Boomer” è potente, diretta ed aggressiva, sia nel testo in italiano che musicalmente. Un album solido e decisamente più diretto rispetto al debutto, con brani compatti ed ideali per essere proposti in sede live.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10