(BRC Rec./Self Distr.) Una delle prime cose da curare per una band, soprattutto se dedita allo street/sleazy rock, è l’immagine. Una copertina d’impatto, la quale anticipa anche l’elevato tasso femminile esposto nel layout interno, una grafica accattivante e simpatica, il tutto sovrapposto ad un contenuto musicale realizzato con attenzione, il quale però pesca anche da materiale già edito. Questo è quanto hanno fatto i toscani Deadly Tide, con il secondo album, i quali non sono musicisti dell’ultima ora. “8th Deadly Sin” offre una serie di pezzi di gran fattura: “My Starlet Blue”, lento con orchestrazione emozionante, “Dandy Rhapsody” inesorabilmente street rock, “In My Downtown” e la semi-ballad, già edita, “I Hope for a Better DayI”. Eccole dunque le punte di massima espressione di “8th Deadly Sin”, ma strappano sorrisi, e consensi, le già note “I’m the King of the World” e “Sexy Disco Sexy (So Hot and Nasty)”, oltre al puro sleazy rock di “Time for Cigarette”. E’ un disco estremamente fruibile, il quale non mancherà di soddisfare gli amanti dell’hard rock, con pochi cali espressivi nelle dodici canzoni proposte e che rivernicia gli stilemi del genere.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10