(AFM Records) Mi piace la copertina dannatamente oscura, dal gusto demoniaco. Mi piace perché stanno tornando i tempi d’oro, quelli durante i quali dietro un simile artwork (e dettagli quali la T di ‘Rat’) non si celava del metal satanico, ma si nascondeva del sano, potente, scellerato e fottuto hard & heavy! Ed è proprio questo quello fanno, con prepotenza e grinta, gli svedesi Deaf Rat, una band travolgente, potente, strafica che riesce a prendere l’essenza di bands quali Skid Row, Iron Maiden, D-A-D, senza dimenticare i classici quali Led Zeppelin o artisti quali Alice Cooper, per creare una miscela esplosiva avvincente e, diciamolo, maledettamente irresistibile. “Fallen Angels” apre convincendo subito che questo è il sound giusto al momento giusto, con chitarre che tirano forte, anche nel reparto assoli, il tutto con un vocalist che spacca! Cenni di dannazione con la potenza di “Hail The End Of Days”, furiosa ma anche provocante, lasciva e vagamente epica ”Tying You Down”. Puro inno con la favolosa ”Save Me From Myself”, brano dall’aura maledetta e dal ritornello superlativo! La title track ha una costruzione moderna incentrata su un crescendo rockeggiante privo di rispetto, diretto ed esplosivo, mentre ”Bad Blood” è l’immancabile ballad dai contenuti decadenti ma capace di sciogliere senza pudore l’intero pubblico femminile. Dopo l’armonia della ballad è ”Make You Suffer” che ritorna su accenti potenti, offrendo un mid tempo possente e roboante, seguito dalla sferzante, potente ma melodica, comunque sicuramente rocambolesca ”Say You Love Me“, canzone dal refrain memorabile con gusto stile WASP, nel quale il vocalist si scatena senza ritegno. Moderna ed oscura la conclusiva ”Welcome To Hell”, con linee vocali che ricordano un incrocio tra Steve Sylvester e Marilyn Manson. I Deaf Rat sono heavy, sono heavy metal, sono classic metal, nascondono dettagli virtuosi, sono hard rock, sono sleaze, sono intensi, sono veloci, sono scatenati ma anche introspettivi, sono tuonanti ma teatrali. Tra i migliori debutti dell’anno per quanto riguarda musicisti che con la chitarra a palla e l’atteggiamento ribelle, portano sul palco lick taglienti, riff tuonanti, esibendo petto scoperto, chiome folte e braccia completamente tatuate. Se fanno un festival con i Deaf Rat assieme a band attuali quali i Kissin’ Dynamite ed i John Diva & The Rockets Of Love… mi troverete in prima fila! Unica condizione: niente club piccoli… qui serve un’arena!
(Luca Zakk) Voto: 9/10