(Nuclear Blast Records) I Death Angel sono ancora qualcosa ed è bello scriverlo visto che la band di San Francisco ha conosciuto una carriera particolare. Agli esordi avevano in formazione Kirk Hammett, passato poi con fortuna sua ai Metallica, scrivono tre album eccellenti e anche il loro live album “Fall From Grace” del 1990 è fantastico. Poi sciolgono per riformarsi come The Organization ma con una formazione rimaneggiata, a causa di problemi vari, e dureranno appena quattro anni. Il rientro nel giro è faticosamente avviato con il nuovo secolo che porterà i Death Angel a registrare sei album. “The Bastard Tracks” è stato registrato al Great American Music Hall di San Francisco il 22 maggio scorso. Le canzoni sono state suonate raramente dal vivo da parte della band, ha precisato Rob Cavestany che così spiega il criterio di selezione della scaletta. Il concerto tenuto nella Hall era da filmare e inviare poi in streaming sul web, dunque i Death Angel hanno ben pensato di ridursi a suonare qualcosa di insolito, cioè di non andare sui classici e proporre così un prodotto a suo modo diverso. Nell’epoca pandemica una scelta del genere è anche comprensibile e probabilmente davanti a un pubblico quel concerto ed eventualmente il seguente live album avrebbe richiesto ben altri pezzi. La band si espone ad una performance granitica e che appare fulgida e grintosa quanto può essere un’esecuzione live. I suoni in una Hall vuota forse richiedono equalizzazioni diverse e magari più semplici rispetto a uno spazio occupato da una folla, nonostante ciò la patina del suono diretto nei pezzi è percepibile. La Nuclear Blast pubblica sia il formato video che audio dell’album.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10