(Non Serviam Records) Band svedese formatasi nel 2018 per mano del polistrumentista Jonas Blom (Runemagick) alla chitarra, Marcus Fors (Voodus, ex Vornth) alla batteria e Robert Axelsson (Sacramentum, Ruined Soul, ex One Man Army and the Undead Quartet) al basso. La formazione poi crebbe con l’arruolamento di Christer Bergqvist (Grief of Emerald, ex Sadistic Grimness, ex Disorge, ex Auberon) all’altra chitarra ed il tuonante Johnny Lehto (Grief of Emerald, ex Decameron) al microfono. Dopo la registrazione di un demo, Marcus Fors uscì dalla band, portando Jonas Blom dietro alle pelli e reclutando Robert Babic (ex-Brutal Division, Vulcanic) per il posto vacante all’altra chitarra. Due brani nel 2019, diffusi online e finalmente la Non Serviam Records che si fa avanti, facendoli ora debuttare con un tanto breve quando violentissimo primo EP. Solo tre brani, meno di dieci minuti di death metal vecchia scuola, veloce, pestato, tirato, violento, un EP che tasta il terreno rivelando che il death puro e grezzo è tutt’altro che defunto! La title track è un frullatore di malvagità, “Hunger” rivela una certa devozione a riff infernali, sia in termini di brutalità che di riff pregni di cinismo perverso, mentre l’ultima traccia è rappresentata dalla cover di “Fight Fire with Fire” dei Metallica, qui immensamente più disperata e veloce, tanto che di viene da chiedersi se la band americana sarebbe oggi capace di suonarla in questo modo. Un piccolo biglietto da visita, un distillato di brutalità selvaggia, un’anteprima dell’album che apparentemente è pronto per essere sfornato. Cadono a fagiolo i Death Recich, perché se riescono davvero a mettere assieme materiale sufficiente per esibirsi in occasione del ritorno dei concerti, quell’evento potrebbe divenire una autentico massacro in quanto la loro furia truculenta potrebbe veramente mietere vittime lasciando sul palco una virulenta scia di sangue e pezzi di carne!
(Luca Zakk) Voto: 7/10