copdeathemberflower(Metal Scrap Records) I Deathember Flower sono una band death metal ucraina, capitanati dalla grintosa e arrabbiata Christina Makovsaya; le coordinate di base per orientarsi sono quelle di un death moderno e molto melodico, che alterna voci in growl e voci in pulito, non si può quindi evitare il paragone con gli Arch Enemy a questo punto. In questo senso però, a differenza della band inglese, i Deathember Flower si mostrano più eclettici nel songwriting, ci sono un sacco di ottimi spunti e ritmiche decisamente interessanti, che spaziano dal più canonico e standard come in “Insidious”, brano più orientato all’heavy metal, arrivando fino a parti più complesse come in “My True Face” o “See No Future” dove dominano i tempi dispari e gli stop and go. Nelle parti in growl però la somiglianza di Chrstina con Angela Grossow rasenta il plagio, mentre la vocalist dell’Est si dimostra molto più originale e convincente nei puliti, con una voce potente e  personale. Nel complesso i brani di “Architect” si presentano comunque molto originali ed innovativi, cosa sempre più difficile in un filone come questo dove il mercato ormai è inflazionato dalla marea di gruppi che esistono, inoltre la produzione in studio curata e precisa aumenta in maniera esponenziale l’ottima resa delle canzoni. Da chitarrista la mia attenzione cade inevitabilmente sulle sei corde: i riff sono molto taglienti e dinamici, dominano le parti serrate ed i fraseggi in sede di ritmica, ottimamente supportati dal basso e dalla batteria, ma la parte del leone su questo disco la fanno i solos, strutturati in maniera precisa e fluidi nell’esecuzione. Il punto di forza di questo gruppo sono le aperture, all’interno dei pezzi infatti risultano efficacissimi i passaggi dalle parti serrate alle parti aperte e viceversa, che conferiscono una buona potenza ed un gradevole dinamismo per l’ascolto. Vivamente consigliati per tutti i fan del sound di Gothenburg e dintorni.

(Michele Alluigi) voto: 8,5/10