(Terrasound Records) Secondo album per gli Austriaci Deathtale, band fondata nel 2008 dal bassista Phil Spath e da Tom Krautner, quest’ultimo conosciuto per avere militato nella thrash metal band Demolition. “Whole World Burns” alza il tiro rispetto al debutto “Apocalyptic Deadline”, grazie ad un songwriting che, pur mantenendo intatta ed addirittura aumentata l’aggressività del precedente lavoro, riesce nell’intento di rendere le composizioni più mature ed elaborate. L’assalto thrash perpetrato è annichilente per furia ed efficacia, ma lascia trasparire una maggiore vena melodica, con parti armonizzate e rallentamenti che rendono i brani dinamici e coinvolgenti. “From Hell” è un esempio lampante di quanto appena detto: il riff portante è devastante ed incalzante, ma all’altezza del ritornello, le chitarre si fanno melodiche e la voce pulita, creando un certo contrasto con le parti vocali vicine al death metal che caratterizzano un po’ tutti i brani dell’album. “Everything Changes” è un poderoso mid tempo, con parti armonizzate nel refrain, questa volta cantato con il vocione gutturale (scelta in questo caso discutibile, a mio avviso). “Warpath”, al contrario, non lascia spazio a concessioni melodiche, lanciandosi a tutta velocità un thrash che molto deve ai Sodom, per stemperarsi in un assolo, quello si melodico, che rende ancora più letale la ripartenza successiva. Un album che dimostra una notevole crescita a livello tecnico/compositivo, grazie a canzoni variegate che non perdono per questo la furia primigenia del thrash ottantiano.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10