copDecease(Hatework Records) Altro progetto del chitarrista romeno Radu Vulpe, che assieme al fratello, Catalin, mette in piedi questa band per creare del sano e violento thrash metal anni ’90. E bisogna ammetterlo: Radu ci riesce, ci riesce davvero bene, crea del suono spietato, pieno assoli fulminei, con una perfetta voce cattiva ed incazzata. Nove tracce (compreso l’ottimo intro ed il valido outro), di puro massacro. Tempi veloci, riff impazziti, letali, grintosi. L’album è ormai fuori da un anno ma ho ritenuto spararlo ad alti volumi per scriverci le mie opinioni, nonostante non sia una pubblicazione fresca. Il risultato? Un salto indietro nel tempo! Questa è roba che se fosse uscita venti anni fa, avrebbe condiviso scaffali di negozi di dischi, nonché palchi in giro per il mondo, con realtà quali Kreator, Sepultura. Nonostante siano sconosciuti, è da notare che si impegnano e si danno da fare: infatti nel curriculum vantano performances come supporter a loschi figuri quali Nile e Vader, ed è esattamente in quel territorio che si colloca la loro musica estrema ed angosciante. Ottima la title track, veramente travolgente. Stupenda l’idea ritmica di “Hypocrisy Unknown”, mentre valida anche “Sadistic Enjoyment” che sotto sotto paga un tributo ai mitici Death. Un album che non fa riposare, musica che ha bisogno di volumi estremi, di un fisico in forma… il quale dopo l’estremo headbanging avrà bisogno di cure mediche intense come l’energia erogata da questa band.

(Luca Zakk) Voto: 7/10