copDECIMATION(Comatose Music) Da qualche anno a questa parte, la scena estrema ha allargato i propri orizzonti geografici, con bands provenienti dalle più disparate parti del mondo; basti pensare agli Israeliani Melechesh, o i loro connazionali Orphaned Land per capire che la scena è attiva anche in posti inusuali per il metal. Un altro paese in cui questa musica è piuttosto insolita è la Turchia, patria dei Decimation, fautori di un death metal che unisce il brutal tecnico dei Suffocation a parti più evocative tipiche di Nile e Morbid Angel. Il riffing è devastante, il sound cupo e claustrofobico in cui parti veloci ed efferate si alternano a rallentamenti soffocanti, mentre il growling è potente e cavernoso, che spicca soprattutto nelle parti più lente e angosciose, mentre in quelle veloci è parzialmente sovrastato dal suono delle chitarre. I brani sono ben costruiti ed efficaci, tra i quali spicca la lenta “Psalm Carnage In The Ghoulish Chapel Of Gehenna”, dall’incedere doom e dominata da un riffing dal sapore orientaleggiante. La successiva “Ghoulish Requiem For A Macabre Daemonarch” è più tipicamente brutal, con parti veloci dominate da un drumming chirurgico intervallate da angoscianti rallentamenti ricchi di pathos. Ma il capolavoro dell’album è sicuramente “Aberrant Ablution By Filthy Excrements Of A Grotesque Crassamentum”, song estremamente brutale, con forti richiami ai Suffocation di “Effigy Of The Forgotten”. Tutto l’album si mantiene su livelli di eccellenza grazie a pezzi freschi e ricchi di soluzioni originali, nonostante si muovano su sonorità tipiche del brutal death di scuola Statunitense. Una band da tenere in assoluta considerazione che può rivaleggiare tranquillamente con realtà più conosciute e blasonate.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10