(Punishment 18 Records) Nati come Unhortodox nel 1993 in Svezia, cambiano il loro nome in Defaced Creation, visto che esisteva un’altra band chiamata con quel nome, per poi sciogliersi nel 1999. Dopo un demo (1995), un EP (1996) e due split (1996 e 1998), nel 1999 esce il loro unico album, “Serenity In Chaos”. A dispetto della loro provenienza svedese, la band adotta uno stile molto vicino al brutal death americano, ricalcando le sonorità di bands come Deicide, Suffocation e Cannibal Corpse. Particolarmente “saccheggiata” risulta la band di Glen Benton, dal quale viene preso l’approccio vocale, quell’alternare growls e screamings. L’album si apre con “Baptized In Fire”, dal riff iniziale che ricorda moltissimo “Lunatic Of God’s Creation”, manco a dirlo, dei Deicide; un riff serratissimo, in puro stile Suffocation, apre la successiva “Macabre Exsposure Of Freshly Devotion”, mentre la successiva “Fire Temple” è una fucilata in pieno volto. “Kill the Light” riporta prepotentemente le coordinate stilistiche molto vicine ai Deicide, cosa che caratterizzerà il resto dell’album. Ottime, a mio avviso, “Devastation” e “Return In Black”, rese dinamiche da continui cambi di tempo, ripartenze al fulmicotone e rallentamenti vertiginosi. Molto vicina allo stile dei Sinister di “Hate” invece, è la penultima canzone dell’album “Ensalve The Christians”. Ottimamente prodotto, “Serenity In Chaos” si fa ascoltare molto volentieri, le doti tecniche dei musicisti sono eccellenti. A me l’album è piaciuto molto, adoro il brutal death metal. Tuttavia, l’assenza di un pur minimo spunto personale, di un minimo tratto distintivo, rende “Serenity In Chaos”, per quanto ben riuscito, un esercizio di scopiazzatura, nulla di più.
(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10